Dalla Regione 69 milioni per i farmaci anti epatite C

01/07/2015 di
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ospedale-sm-goretti-latina-parcheggio-latina24oreAmmonta ad oltre 69 milioni di euro lo stanziamento con cui la Regione Lazio ha già acquistato farmaci anti HCV (Epatite C). Si tratta di un investimento tra i più consistenti del Paese, con il quale la Regione ha garantito la possibilità ai centri autorizzati di prescrivere il nuovo farmaco, istituendo un Sistema Regionale ad hoc per il supporto e il controllo dell’erogazione degli antivirali diretti di seconda generazione per la cura di HCV.

Ad annunciarlo, oggi, è stato il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, in una conferenza stampa in Regione, alla quale sono intervenuti anche il direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito e il coordinatore della Cabina di Regia del sistema sanitario regionale Alessio D’Amato. Attualmente «sono 18 i pazienti che hanno terminato il ciclo terapeutico – ha detto Ippolito, citando dati aggiornati al 29 giugno scorso -, 1297 sono in trattamento e 1651 pazienti sono candidabili all’accesso alle cure e riceveranno il trattamento nelle prossime settimane».

I pazienti sottoposti a terapia sono di sesso maschile nel 61,5% dei casi ed hanno un’età media di 59 anni, il 10,2% è nato all’estero. Circa l’80% di questi è affetto da cirrosi epatica ed il 5% dei pazienti è affetto da tumore primitivo del fegato correlato all’HCV. La maggior parte dei pazienti (circa 75%) è affetto da un genotipo difficile da eradicare, e più della metà ha già sperimentato senza successo precedenti terapie a base di Interferone e/o di ribavirina. Inoltre, a partire dal mese di marzo, il trattamento con i nuovi farmaci in regime di completa rimborsabilità a carico del Servizio Sanitario Regionale del Lazio è stato disponibile anche per i pazienti non affetti da cirrosi epatica, ma con uno stadio di fibrosi epatica avanzata. Questi pazienti, se non vengono guariti, hanno un’alta probabilità di evoluzione della malattia nel prossimo futuro. Per tale ragione, la Regione Lazio ha attivato per questi farmaci un percorso centralizzato di acquisto affidato alla farmacia dell’istituto nazionale malattie infettive «L.Spallanzani», che cura la successiva distribuzione alle farmacie dei Centri Clinici autorizzati. Attraverso un decreto commissariale, la Regione ha poi istituito, presso il Dipartimento di Epidemiologia e ricerca preclinica dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive «L.Spallanzani», il servizio regionale per la sorveglianza di malattie infettive (SERESMI), che svolge un ruolo indipendente dai centri clinici e coordina il flusso delle informazioni: esegue l’analisi dei dati e promuove sulla base dei risultati lo sviluppo di studi mirati. Il servizio ha inoltre collaborato con l’Area Politica del Farmaco della Regione Lazio e con il personale di LAIT per la creazione e lo sviluppo di un database informatico.

«La Regione Lazio ha avviato un percorso non oggi, ma nel 2013 – ha spiegato Ippolito – Il farmaco anti HCV fa parte della categoria dei ‘farmaci innovativi ad alto costò. Si parla di circa 64mila euro a trattamento». Sono 11 i centri del Lazio abilitati alla prescrizione: Policlinico Umberto I; Istituto Nazionale Malattie Infettive «L.Spallanzani»; Policlinico Agostino Gemelli; Policlinico Tor Vergata; Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini; Ospedale San Filippo Neri; Ospedale S.Andrea; Ospedale di Marino; Ospedale di Viterbo; Ospedale di Frosinone; Ospedale di Latina.