Regione Lazio: A Latina nessuna emergenza rifiuti

23/06/2015 di
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regione-lazio-latina24ore-043501«Per quanto attiene la gestione dei rifiuti nell’ATO di Latina ed in particolare la situazione delle discariche di Borgo Montello, si è recentemente tenuta un audizione pubblica in Commissione Ambiente del Consiglio Regionale del Lazio nella quale si sono affrontati dettagliatamente tutti questi temi. Infine ricordiamo che nell’attuale Piano Regionale dei Rifiuti è già prevista la possibilità di eventuali ampliamenti degli invasi esistenti ed in esercizio nel sito di Borgo Montello. Attualmente sono in fase di istruttoria presso l’area VIA due progetti presentati dalle società che gestiscono le discariche di Borgo Montello e che eviteranno il manifestarsi di situazioni emergenziali in tutta la Provincia di Latina e garantiranno la continuità del servizio pubblico di igiene urbana e di gestione dei rifiuti solidi urbani». Lo comunica, in una nota, la Regione Lazio.

«All’insediamento di questa amministrazione l’85% dei rifiuti prodotti nella Regione Lazio venivano conferiti in discarica non trattati. Dopo un anno – continua la nota – si è arrivati al 100% di trattamento, rispettando la normativa Europea e la legislazione italiana il che ha inevitabilmente determinato un quantitativo sempre minore di conferimento in discarica. Contemporaneamente è stata affrontata la chiusura delle discariche di Malagrotta, di Cupinoro e dell’Inviolata, senza che la Regione fosse invasa dai rifiuti o colpita da qualsiasi emergenza sanitaria e ambientale. Parallelamente, per aumentare il livello di raccolta differenziata porta a porta, la Regione Lazio ha stanziato 150 milioni in tre anni. In questo modo la quantità e la qualità della differenziazione sta aumentando e aumenterà in tempi più rapidi, mentre il conferimento in discarica dei rifiuti trattati sarà sempre minore. Le risorse finanziarie trasferite dalla Regione alle Province e a Roma Capitale, hanno consentito di estendere la raccolta porta a porta, di coinvolgere e sensibilizzare sempre più i cittadini e di avviare la realizzazione dell’impiantistica di base indispensabile alla nuova gestione (ad esempio le isole ecologiche). Solo in questo modo sarà possibile superare le grandi discariche di vecchia concezione, per arrivare a discariche di servizio, non inquinanti e destinate al conferimento di volumi sempre più bassi di rifiuti trattati non riciclabili».

«I risultati raggiunti saranno rappresentati nel prossimo Rapporto Ambientale dell’ISPRA che – continua la nota – ogni anno pubblica i dati ufficiali sulle percentuali di raccolte differenziate raggiunte dalle Regioni Italiane. È certo che il trend è positivo, mentre all’insediamento dell’attuale Giunta il Lazio era fermo ad una percentuale di differenziata del 12%. I dati a disposizione fanno pensare che la percentuale sia attestata oggi intorno al 38%. Per quanto riguarda l’aggiornamento del Piano Regionale dei Rifiuti la Regione precisa che è una fase già avviata. Infatti a pochi mesi dall’insediamento è stato eliminato lo »scenario di controllo« perché basato su presupposti infondati in termini di aumento della produzione dei rifiuti e trend di crescita delle raccolte differenziate. Sono state approvate le Linee guida sulla raccolta differenziata e sulla prevenzione nella produzione dei rifiuti che rappresentano allegati fondamentali, e fino ad oggi mancanti, del Piano di gestione dei rifiuti. Vista la recente evoluzione normativa nazionale in materia ambientale è stata avviata una fase di confronto con il Ministero dell’Ambiente per definire lo scenario di norme e di regole che caratterizzano il ciclo integrato dei rifiuti. Ciò permetterà di individuare con chiarezza i flussi dei rifiuti della Regione e solo allora si potrà rideterminare il fabbisogno impiantistico. L’adeguamento del Piano non si fa in un giorno ma richiede serietà, tempo ed impegno».