VIDEO/Addio Di Giorgi, il sindaco sfiduciato in Consiglio attacca l’asse Fazzone-Moscardelli. Arriverà il commissario

04/06/2015 di
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Di Giorgi, la sfiducia.

Posted by www.Latina24ore.it on Giovedì 4 giugno 2015

di-giorgi-cadutoGiovanni Di Giorgi non è più sindaco di Latina. Il primo cittadino è stato appena sfiduciato con il voto in Consiglio comunale dopo una lunghissima carrellata di interventi, pro e contro la sfiducia, e un intervento velenoso del sindaco.

Determinante il voto dei consiglieri di Forza Italia che hanno sostenuto la mozione di sfiducia presentata dal Pd, approvata con 20 voti favorevoli, 7 contrari, 3 astenuti.

Durissime le parole del sindaco Di Giorgi prima del voto: “Andiamo a casa perché lo hanno deciso due signori, Fazzone e Moscardelli. C’è un patto tra Forza Italia e il Pd, una stretta di mano politicamente sporca. Sono contento che abbiate deciso di farlo in Consiglio comunale e non in una buia stanza di qualche notaio. Almeno ho avuto la possibilità di spiegare cosa è successo. I partiti nascono e muoiono ma gli uomini restano e così anche la loro dignità. Nel 2011 io non sono stato eletto da Berlusconi o dalla Meloni, ma dai cittadini, operai, studenti, imprenditori… Avevo fatto una proposta, 3 punti per andare avanti: Latina Ambiente, il cimitero e l’urbanistica. Io di colpe ne ho tante, la più grande è aver governato con spirito di collegialità con i miei assessori, senza essere despota. Ho lasciato troppo spazio a chi non lo meritava, gente che ha trasformato gli uffici comunali in dependance di polizia, carabinieri e forestale… Sono sicuro che tutte le inchieste mi vedranno non colpevole mentre altri non potranno dirlo. (…) Il vero problema si chiama urbanistica: con i vertici di FI si decide di chiedere alla Regione se il percorso è corretto, ma quando la risposta è che il percorso è sbagliato e si deve andare in Consiglio loro si oppongono. La mia ostinazione è stata anche la mia condanna. Sicuramente sono sprovveduto, non so bene cosa c’è dietro l’urbanistica di questa città, forse qualcuno ce ne darà conto… Non ho problemi ad andare a casa, ma esce sconfitta la politica di questa città. Molti di noi spariranno dal panorama politico. Questa è la resa finale, cari amici di FI… Questo scontro, sempre sull’urbanistica, iniziò con Ajmone Finestra quando si votò il PRG con i voti di An. Poi fu messo nel cassetto da Zaccheo per evitare problemi con FI… Il primo mandato di Zaccheo andò bene, ma poi fu mandato a casa su decisione di Fazzone. Ora lo stesso Fazzone decide di mandarci a casa usando un nuovo alleato: Claudio Moscardelli. Questa mozione ci sfiducia tutti, oggi viene liquidato il centrodestra nella nostra provincia. La città assiste a un patto scellerato che passa sopra la testa dei cittadini tutti. E’ una sfiducia all’intera classe politica, a noi che abbiamo governato prima di tutto. Io me ne vado via orgoglioso di non piacere all’asse Fazzone-Moscardelli. Ma anche con amarezza, perché non stiamo pensando a Latina ma a capire gli ordini che vengono da fuori. Per la città sarà un brutto passo indietro. Me ne vado a testa alta per ciò che ho fatto, di errori ne ho fatti tanti ma ho agito nell’interesse dei cittadini di Latina. Non ci sarà un Di Giorgi bis, il tempo renderà merito alle tante cose fatte e al segno lasciato in questa città. I cittadini e gli elettori vi puniranno per aver tradito una città intera. Concludo citando un uomo che non viene dalla mia cultura politica, Don Luigi Sturzo: La libertà è come l’aria, si vive nell’aria, se l’aria è viziata si soffre, se è insufficiente si soffoca, se manca si muore. Oggi c’è chi sceglierà di restare libero come l’aria e chi invece no. Potete votare la sfiducia tranquillamente, perché sono io che voglio andare via senza alcun ripensamento. Le nostre strade si separano, il Giovanni che ha voluto fare un cambiamento non vi piace più.

Dunque nessun colpo di scena e nessun dietro front rispetto alle indicazioni arrivate nei giorni scorsi dal capogruppo di FI Alessandro Calvi. Ora il Comune sarà affidato a un commissario prefettizio che governerà fino alle elezioni del prossimo anno.

L’attacco di Di Giorgi: Io vittima dell’asse Fazzone-Moscardelli

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