Martelli rivela: Aerei Nato in volo tra Roma e Latina per cercare Aldo Moro

15/04/2015 di
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martelli-craxi«Aerei della Nato sorvolarono il litorale laziale, da Latina a Roma, quando si seppe che Moro poteva essere prigioniero in una di quelle villette sul mare, ma la ricerca si doveva basare su apparecchiature in grado di rilevare fonti di calore che in realtà non furono mai montate sui velivoli».

A raccontare la vicenda è stato Claudio Martelli, ex vicesegretario del Psi, che è stato ascoltato oggi dalla Commissione parlamentare di indagine sul sequestro e la morte di Aldo Moro. Martelli ricorda un successivo incontro con il capo del Sisde, il generale Giuseppe Grassini, morto nel 1992, che su quell’episodio gli disse che «quelle apparecchiature, in grado di identificare forme di calore a terra, non furono mai montate su quegli aerei, che di fatto, così, non poterono rilevare eventuali riscaldamenti accesi, che avrebbero fatto ipotizzare la presenza di qualcuno in quelle casette». Nella sua audizione, inoltre Martelli ha poi ricordato l’impegno a favore di una soluzione umanitaria, preso dal Psi, «dopo il congresso di Torino, di pochi giorni successivo al sequestro di Moro».

«La posizione di Craxi era basata su un ragionamento che era questo ‘tutti parlano di pericolo per lo Stato, ma io in pericolo vedo solo la vita di Moro’, sosteneva Craxi». Ma la gestione della vicenda fu in qualche modo di esclusiva competenza della Dc e della sua segreteria, «tenendo fuori il Parlamento, che non fu neanche convocato, una cosa oggi inimmaginabile, e che fu un grave errore».

  1. ma perchè è ancora in Italia, quando andrà ad hammamet dal fù bettino?