Dopo 25 anni torna al cinema Piccola America, la bonifica raccontata da Pannone

28/03/2015 di
gianfranco-pannone

30130965_sul-vulcano-il-film-di-gianfranco-pannone-al-festival-di-locarno-0Dopo 25 anni, lunedì 30 marzo torna a Roma “Piccola America”, film d’esordio di Gianfranco Pannone. La proiezione avverrà alle 21.00 al Centro Aggregativo «Apollo 11» in via Bixio 80. Prima della proiezione ci sarà una breve esibizione all’organetto di Ambrogio Sparagna e un’introduzione al film di Caterina D’Amico. Al termine della proiezione il regista incontrerà il pubblico insieme agli altri autori del film: Francesco Bruni, Raffaella Lebboroni, Tonino Mirabella, Giuseppe Pannone, Ambrogio Sparagna e Marco Spoletini.

Il film racconta l’Italia dei primi anni Trenta. Migliaia di contadini, reclutati nelle regioni del Nord-est, lasciano la loro terra per lavorare alla bonifica delle Paludi Pontine. La «redenzione dell’Agro», con la costruzione di cinque città nuove, diviene in breve tempo un vessillo della propaganda fascista. Mussolini promette a tutti un pezzo di terra e la gloria di aver partecipato a una storica impresa. Ma la realtà è ben diversa. La malaria, la fame e l’incubo della guerra, annunciata dalle riprese, a Sabaudia, del film Scipione l’Africano, attendono di lì a poco i coloni. Di fronte alla macchina da presa, gli ultimi superstiti di quella drammatica epopea raccontano in modo semplice e commosso un periodo cruciale della nostra storia. Mescolando storia ufficiale e vicende personali, con un linguaggio denso e affabulatorio, Pannone diventa un testimone partecipe di ciò che racconta.

A distanza di anni, parlando di Piccola America ricorda come: «25 anni fa, fresco di diploma al CSC, presentavo al Festival di Locarno il mio primo lungometraggio, “Piccola America”. Un film storico ma non solo. Mi interessavano – spiega – soprattutto il lato antropologico e le persone. In questo caso i contadini poveri in canna che Mussolini portò dal nord Italia nelle terre pontine bonificate dal regime fascista».

gianfranco-pannoneE soprattutto, aggiunge Pannone, «il difficile rapporto tra la gente comune e il potere. Una storia tutta italiana di sudditanza e dimenticanze, che ancora oggi mi spinge a raccontare miserie e nobiltà’ di questo mio Paese». Il film è stato scritto da Francesco Bruni e Gianfranco Pannone e prodotto da Giuseppe e Gianfranco Pannone.  La fotografia è di Tonino Mirabella, il montaggio è di Marco Spoletini, il suono di Bruno Pupparo, le musiche di Ambrogio Sparagna. Piccola America è una Produzione Effetto Notte, CSC, Regione Lazio.

  1. Che la redenzione non sarebbe stata una passeggiata era assodato
    La promessa fatta da Mussolini è stata mantenuta, quella di dare case e terra. Ovviamente non gratis….quei coloni se le sono meritate tutte
    Quindi smettiamola di sminuire quell’opera per i soliti motivi ideologici cari alla sinistra. Sminuita spesso da chi ci vive e se la gode…quella redenzione