Pannone: Tribunale di Latina a rischio fallimento

27/03/2015 di
tribunale-latina-faldoni

tribunale-latinaLe recentissime vicende giudiziarie che riguardano il Tribunale di Latina mettono in luce un aspetto allarmante che riguarda lo stato di salute del sistema giustizia pontino.
Se, da una parte, l’oggetto delle indagini in corso e la qualità delle persone coinvolte accresce la sensazione di sostanziale sfiducia dei cittadini, dall’altra lo stato delle pendenze è a dir poco allarmante. I dati sono davvero sconfortanti..

Il Tribunale di Latina dispone di 37 Magistrati di cui meno della metà si occupano della materia civile (dalle cause ordinarie, a quelle di famiglia, fino alle esecuzioni) a fronte di circa 40.000 procedimenti pendenti; senza contare il carico ereditato dalla sezione di Gaeta e quanto arriverà a breve da Terracina.
Nella sezione lavoro a fronte di quasi 11.000 cause (cui si aggiungono i procedimenti sommari come i decreti ingiuntivi), attualmente sono in “forza” solo 3 magistrati, e se è previsto l’arrivo di un nuovo Giudice per questa estate dall’altra parte uno degli attuali Magistrati andrà in pensione alla fine del 2015.
La sezione Fallimenti attualmente ha un solo Giudice delegato. Tra il 2010 ed il 2014 c’è stata un aumento di oltre il 60% delle dichiarazioni di fallimento (dai 79 del 2010 ai 160 del 2014), mentre l’anno scorso le istanze di dichiarazione di fallimento sono state ben 431.
Peraltro il problema non riguarda solo il numero dei Magistrati, la carenza è allarmante anche per quanto riguarda i dipendenti del Tribunale, data la carenza cronica di impiegati e cancellieri.

Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza denunciata da tempo da tutti i soggetti interessati (giudici, personale ed avvocati) e che danneggia direttamente l’economia pontina, la parte sana della società e delle imprese che, di fronte ad un qualsiasi problema (dalla lite condominiale, alle vicende familiari, dalla vertenza di lavoro al diritto di veder soddisfatto un credito), oltre all’incertezza tipica di ogni procedimento giudiziario, deve fare i conti con tempi biblici ed incertezze di ogni tipo.
E’ un dato certo che la farraginosità, i ritardi, le difficoltà varie che derivano da un sistema inefficiente, non solo minano l’efficacia dei procedimenti giudiziari, ma soprattutto sono terreno fertile per chi cerca scorciatoie, per i meccanismi clientelari e corruttivi.

Se non vogliamo arrivare alla dichiarazione di fallimento del Tribunale di Latina e far capitolare definitivamente ogni possibilità di ripresa, se davvero si vuole affrontare il tema della legalità e contrastare seriamente il fenomeno della criminalità organizzata, delle speculazioni, dei sistemi illegali sempre più diffusi e radicati in terra pontina, serve un impegno serio, concreto e condiviso di tutte le forze sociali e di quelle politiche, esercitatesi in inutili comunicati stampa e pompose dichiarazioni di intenti.

Giuseppe Pannone

  1. serve un impegno serio a collocare giudici seri e personale serio

    un aumento delle dichiarazioni fallimento in un anno di ben il 60% accende un campanello d’allarme oppure no ? o è la solita crisi ? o piuttosto qualcuno pilotava i fallimenti anche quando le aziende si potevano salvare ??

  2. celina, hai messo il dito nella piega della burocrazia, nella piaga della corruzione e delle cricche di iene avvoltoi e sciacalli.

    Spero di sbagliarmi ma se gli inquirenti avranno tempo e mezzi per continuare a indagare ne scopriranno della belle sulle aste immobiliari.

  3. ogni atto legislativo emanato dai vari governi succeduti dai decenni passati arrivando a questo ultimo hanno fatto di tutto per incasinare la magistratura quindi la Giustizia per intasare tribunali renderli poco operativi o difficile arrivare alle sentenze sperando nella prescrizione.