Bimbo di 3 anni muore a Latina dopo le dimissioni dal Bambino Gesù

23/03/2015 di
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ospedale-latina-eliambulanza-118-latina24ore-4452901563Un bimbo di 3 anni è morto poche ore dopo essere stato dimesso dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Il bimbo, residente a Cisterna, si era sentito male sabato, accusando dolori ed episodi di vomito. Inizialmente i genitori hanno pensato ai sintomi influenzali ma poi hanno deciso di chiamare il 118 che ha disposto il trasferimento a Roma.

Dopo le visite e gli accertamenti il piccolo è stato dimesso domenica notte. La mattina di domenica sono ricomparsi i sintomi, poi il bimbo si è addormentato e quando la mamma, dopo circa 2 ore, ha tentato di svegliarlo ha scoperto che non dava segni di vita. Immediatamente è stato chiamato il 118 che ha chiamato l’eliambulanza. I sanitari del Goretti di Latina hanno tenato inutilmente di rianimarlo, il piccolo però è deceduto per arresto cardiaco. Ora si attende l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

 LA NOTA DELL’OSPEDALE BAMBINO GESU’. «La sera di sabato 21 marzo – si legge nella nota dell’ospedale Bambino Gesù – si è presentato al Dipartimento di Emergenza e Accettazione del Bambino Gesù, accompagnato con mezzi propri dai genitori, un bambino di circa 3 anni proveniente da Cisterna di Latina, a causa di episodi ripetuti di vomito. Si tratta di un paziente cronico già seguito dall’Ospedale con precedenti ricoveri per una patologia rara e complessa di tipo neuro-muscolare, non curabile, ancora in fase di definizione. Al Pronto Soccorso è stato visitato e idratato, ed è rimasto sotto osservazione per oltre 6 ore, durante le quali gli episodi di vomito non si sono ripresentati. Il bambino non aveva febbre né presentava sintomi a carico dell’apparato respiratorio e cardio-circolatorio. Viste le condizioni cliniche generali, nel quadro della patologia complessa, il bambino è stato dimesso nelle prime ore del mattino di domenica con la prescrizione di un controllo dal curante per il giorno successivo e l’invito a ripresentarsi in caso si fossero riproposti gli episodi di vomito. Per la patologia di base erano previsti ulteriori approfondimenti in Ospedale il 30 marzo. In situazioni cosi complesse, purtroppo, gli esiti drammatici possono rientrare nell’evoluzione naturale della malattia».