Tangenti in tribunale, Angela Lusena la prima donna poliziotto arrestata dai suoi ex colleghi

22/03/2015 di
polizia-questura-latina-24ore-5789022

questura-latina-panoramicaE’ stata arrestata dagli agenti che conosceva da anni, poliziotti che lei stessa aveva “cresciuto” professionalmente tra le mura della Questura di Latina. L’arresto di Angela Lusena Sciarretta, 78 anni, suocera del giudice Antonio Lollo e madre della moglie Antonia Lusena, è il più imbarazzante per diversi motivi.

La donna, fino a ieri, è stata considerata un simbolo della legalità a Latina. E’ stata una delle prime donne poliziotto, per anni dirigente fino ad arrivare al ruolo di capo di gabinetto del Questore. Dopo il pensionamento è diventata presidente del comitato Unicef provinciale dal quale ora è sospesa.

Antonio Lollo

Antonio Lollo

Perché è stata arrestata? La polizia era già andata a casa della Lusena per cercare i gioielli frutto delle tangenti del giudice Lollo. Nella prima ispezione non è stato trovato nulla, ma poi lo stesso Lollo – durante l’interrogatorio in Questura poco dopo l’arresto – ha riferito che era tutto a casa della suocera. La perquisizione più approfondita ha infatti consentito di trovare le scatole con i gioielli e gli orologi. Ma non solo, c’era anche una pistola calibro 22 e alcuni proiettili. A quel punto è scattato l’arresto ai domiciliari, vista l’età della donna.

VIAGGIO IN AUSTRIA. Antonio Lollo e la moglie Antonia Lusena, veterinaria, erano andati recentemente in Austria a prelevare soldi e gioielli nelle cassette di sicurezza intestate a loro, per poi portarli a Latina nelle cassette intestate ad Angela Lusena. Forse avevano capito di avere il fiato sul collo e pensavano di mettere i valori “al sicuro” nelle cassette di un’anziana “intoccabile”. E invece, come ha ribadito anche il presidente del tribunale Pandolfi, nessuno è intoccabile e gli arresti lo hanno dimostrato.

  1. Non ho parole….
    una persona che presta servizio una vita a difendere la legalità e poi devono sentrsi queste cose.
    Era lei che doveva intervenire verso il genero e la figlia piuttosto che appoggiarli nei loro AFFARI.

  2. Io non capisco questo: un giudice dovrebbe sapere (e anche molto bene) che se hai qualcosa da nascondere il modo migliore di farsi scoprire è parlarne al telefono mentre leggo di intercettazioni nelle quale non ci si faceva problemi a parlare di certe cose, come sentendosi intoccabili.

    Poi leggo di soldi prelevati in Austria per nasconderli in un posto sicuro, cioè… casa della suocera…

    cioè un parente stretto… Non so cosa pensare. Sembrano dilettanti allo sbaraglio.

  3. Conosco personalmente la Sig.ra Angela e non credo che lei sapesse, secondo me è stata incastrata e non sapeva nulla

  4. incastrata, non sapeva nulla, ma se l’hanno seguita ad Aprilia insieme alla figlia e beccata con 350.000 €, forse erano i soldi del Monopoli ??