Acqua, ancora aumenti record a Latina: +17%

19/03/2015 di
acqua-ragazza-latina-4866re53

rubinetto-acqua-latina-5892892Ancora in aumento il costo dell’acqua: +6,6% rispetto al 2013 e +52,3% rispetto al 2007. Nel 2014 una famiglia italiana ha speso in media 355 euro per il servizio idrico integrato e la regione più cara è la Toscana. A tracciare il quadro è l’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva che ha realizzato per il decimo anno consecutivo un’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per il servizio idrico integrato nel corso del 2014. In particolare dall’indagine emerge che le regioni centrali si caratterizzano per tariffe più alte con 468 euro annuali.

Le principali variazioni rispetto al 2013 si riscontrano nell’area settentrionale (+6,8%), segue l’area centrale (+6,3%) e quindi quella meridionale (+3,1%). Fra i capoluoghi di provincia, le città più care sono le toscane: Firenze, Pistoia e Prato con 563 euro, seguono Grosseto e Siena con 562 euro. Il primato positivo va ad Isernia (120 euro, tariffa invariata rispetto all’anno precedente); segue Milano con i suoi 136 euro (ed un aumento dell’8,7%).

I maggiori incrementi rispetto all’anno precedente si registrano a Latina e Cuneo (+17%). A livello regionale il triste primato va alla Toscana: la spesa media in un anno è di 526 euro, con una variazione del 5,6% rispetto al 2013; inoltre, sette delle dieci città più costose sono capoluoghi toscani, la cui spesa è aumentata rispetto al 2013. Non sono da meno le altre regioni centrali: le Marche (451 euro), con una variazione del 5,1%, e l’Umbria (439 euro) con una variazione del 4,3%. Più virtuose le regioni del nord: delle 10 città più economiche, cinque di esse sono capoluoghi delle regioni settentrionali. 

 «È necessario – spiega la responsabile politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva, Tina Napoli – nell’ambito dei servizi idrici, nel nostro Paese raggiungere alcuni traguardi: garantire la fornitura di acqua potabile in tutte le aree, ridurre la dispersione idrica, garantire a tutti l’accessibilità e la qualità del servizio».

  1. unica soluzione acqua pubblica più movimento 5 stelle.
    Nei paesini le fontane pubbliche sono scomparse, una volta erano splendide con costi inesistenti

  2. ma….nulla di nuovo. Privatizzazioni selvagge all’italiana hanno prodotto questo. Non è ancora finita. Il peggio deve ancora arrivare. Quando sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, il nuovo Titolo V permetterà a quel galantuomo di Renzi, che tanto ha a cuore i destini del suo Paese, di fare un immenso regalo ai colossi stranieri dell’energia privatizzando i servizi di acqua, luce e gas.

  3. Dopo gli aumenti alle aliquote massime delle tasse regionali e comunali, adesso anche l’acqua. Poveri noi in mano a chi stiamo! I politici pensano solo ai loro intrallazzi e se la ridono nei salotti, fanno le statistiche ed al benessere dei cittadini non ci pensa nessuno.
    Andate via, incapaci incravattati! Non ci sono più soldi nelle nostre tasche e il Paese non cresce da nessuna parte per colpa vostra.

  4. Il governo Renzi ha:
    – Aumentato le tasse sui regimi ai minimi dal 5 al 15%.
    – Aumentato le tasse sui fondi pensione dell’11 al 20%.
    – Aumentato le tasse sulle casse di previdenza dal 20 al 26%.
    – Aumentato le tasse sui risparmi dal 20 al 26%.
    – Aumentato le tasse sulla rivalutazione del TFR dall’11 al 17%.
    – Aumentato le tasse sulla gestione Inps separata dal 27 al 30%.
    – Aumentato i pedaggi autostradali fino all’1,7%.
    – Aumentato dal 1° gennaio le accise sui carburanti di 1,8 centesimi al litro, 2,2 cent considerando l’effetto dell’IVA.
    – Triplicato l’IVA sul pellet.
    – Attuato altri aumenti delle tasse su passaporti, assicurazioni sulla vista…
    – Venduto un altro 5,7% di Enel per far cassa.
    – Firmato clausole di salvaguardia sui conti che prevedono aumenti dell’IVA fino al 25,5%; aumenti dell’IVA agevolata fino al 13%; aumenti delle accise sulla benzina per 700 milioni di euro all’anno… se non rispettati i vincoli sui bilanci.
    – Messo l’IMU sui terreni agricoli.

    Ci mancava l’aumento di Acqualatina…. in quell’acqua s’affogasse tutto il consiglio d’amministrazione.