Anmil, petizione popolare contro il nuovo ISEE

27/02/2015 di
anmil-open-day-2015

anmil-open-day-2015Per mobilitare i cittadini contro “l’ingiustificato inserimento della rendita INAIL nell’ISEE”, l’ANMIL si è fatta promotrice di una petizione popolare per la quale saranno raccolte firme in tutt’Italia nelle oltre 500 Sedi dell’Associazione, in occasione di tre Open Day: Sabato 28 febbraio, Sabato 7 marzo e Sabato 14 marzo.

“Gli andamenti finanziari ed i cambiamenti politici degli ultimi tempi – si legge in una nota – hanno reso tutti più attenti e sensibili al ruolo che il lavoro occupa nell’ordinamento della società, sia come fonte di reddito che come forma primaria di emancipazione. L’ANMIL ribadirà che mai più le necessità produttive dovranno tornare a creare mancanza di prevenzione e di sicurezza per i lavoratori, comprimendone i diritti e costringendoli a rischiare la salute e la vita”.

“Nelle giornate di Open Day la nostra Sede ANMIL di Latina – dichiara il Presidente provinciale, Elio Compagnucci – raccoglierà le firme di tutti i cittadini per una Petizione al Parlamento finalizzata ad escludere la rendita INAIL dal computo dell’ISEE, poiché il nuovo sistema entrato in vigore nel 2015 penalizza gli invalidi più gravi. Sono infatti proprio i grandi invalidi e gli infortunati con disabilità percentualmente più elevate a non poter beneficiare a pieno delle compensazioni previste dal nuovo calcolo ISEE. Essi subiscono quindi un ampio ed ingiustificato taglio dei benefici sociali finora goduti ed un aumento incondizionato delle quote di compartecipazione da pagare per ottenerli”. Stessa operazione verrà effettuata negli Open Day in programma nella giornata del 7 Marzo prossimo ad Aprilia in Piazza Roma dalle ore 10 alle 13 e a Formia in Piazza Vittoria dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 18.

“La nostra Associazione che raccoglie oltre 400.000 iscritti di cui oltre 2500 nella sola Provincia di Latina – aggiunge il Presidente Compagnucci – si batte da più di 70 anni per la salute e la sicurezza dei lavoratori, preoccupandosi che siano loro riconosciuti i diritti derivanti dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Oggi, tali diritti sono in pericolo e tutti i lavoratori devono unirsi per difenderli, mentre coloro che hanno già subito un infortunio devono battersi insieme solidalmente, senza disperdere in mille rivoli l’energia necessaria a dare forza ed autorevolezza ai malati, agli invalidi, ai mutilati, alle vedove e agli orfani dei caduti sul lavoro”.

“Il tema della sicurezza sul lavoro merita maggiore attenzione perché nel 2013 (ultimo dato ufficiale disponibile) – commenta Compagnucci – nella sola nostra provincia abbiamo contato 3192 infortuni e 5 morti sul lavoro. Pertanto è necessario prestare ascolto ai numerosi bisogni di categorie di cittadini concretamente svantaggiati che si ritrovano spesso in difficoltà non solo per burocrazie ma anche perché mancano servizi di consulenza e assistenza qualificati; servizi che invece la nostra Associazione offre gratuitamente attraverso la propria rete con gli esperti del Patronato, del CAF, dell’Agenzia per il Lavoro, dell’Istituto di Formazione e Riabilitazione (IRFA), che sono supportati da professionisti molto sensibili alle loro problematiche. Per questo agli Open Day saranno presenti anche i medici e gli avvocati convenzionati con le sedi ANMIL per offrire la propria consulenza al pubblico ed ai soci.”

“Chiediamo, dunque, agli organi di informazione di partecipare e di dare risalto a questa iniziativa che riguarda tutti i cittadini e che rappresenta un passo importante per porre al centro dell’attenzione collettiva il valore del lavoro, da cui deriva benessere e prosperità per tutti, senza dover rischiare o perdere la salute e la vita”, conclude il Presidente ANMIL di Latina, Elio Compagnucci.

Per maggiori informazioni sulle Sedi dove si svolgeranno gli Open Day telefonare alla Sezione ANMIL di Latina – Tel. 0773.690277

  1. Ma tipo accanirivi contro quelli che NON dichiarano!?
    Studiatevi bene la nuova isee, che è molto più equa, sempre ammesso che non si lascino impuniti i soliti furbetti evasori!