Commercio e artigianato, a Latina è rischio desertificazione

17/02/2015 di
bar-ezio-latina

Bar_Ezio_Latina-478x350Che la crisi economica stia attanagliando molte delle imprese sparse sul  territorio, è cosa ben nota. Ed è tanto più evidente se si pensa alle aziende storiche di recente chiuse nel nostro capoluogo, fra cui il vecchio Bar Ezio. Eppure, un piccolo spiraglio pare essersi aperto dopo l’ultima iniziativa del Confartigianato Imprese di Latina che, lo scorso 16 febbraio, ha chiesto un incontro con l’Assessore alle attività produttive, Angelo Tripoli, per esaminare la situazione delle piccole attività del commercio e dell’artigianato.

La richiesta è stata promossa dal Presidente provinciale, Aldo Mantovani, e dal Direttore provinciale di Confartigianato, Ivan Simeone, e si pone lo scopo di ripartire dalle attività promosse dalla nostra Amministrazione per sostenere le imprese e, eventualmente, proporre nuovi e ulteriori progetti.

Il rischio più grosso, infatti, è quello di una desertificazione di molte attività commerciali un tempo fiorenti, con gravi ritorsioni economiche su tutto il sistema e sull’effettiva disponibilità di posti di lavoro. Ed è assolutamente necessario che, una situazione di tale impoverimento, vada arginata.

“Molte sono le realtà commerciali che stanno “abbassando la serranda  poiché non riescono più a reggere economicamente e, conseguentemente, a svolgere la loro attività” ha dichiarato Simeone. “Il comparto delle piccole attività artigianali, di fatto, è in forte affanno. Molti mestieri artigianali sono ormai scomparsi (…). Comprendiamo che il problema è complesso e globale, ma riteniamo che bisogni intervenire sempre più a sostegno dei nostri operatori economici, prendendo atto delle azioni positive, messe in essere dal Comune di Latina, come l’azione di sostegno per gli operatori del lido di Latina con il Plus (fondi  stanziati per le attività economiche del mare, per riqualificazione locali o apertura di nuove strutture, n.d.r.) “.

  1. In questa nuova terra di mafia e camorra, dove la politica è collusa (ne sono a conoscenza tutti …. anche chi fa finta di niente (forze dell’ordine, questura, prefettura, colonnelli-generali che vengono in villeggiatura tanto dopo un anno vanno via) …… e dove le zone di spaccio sono sotto gli occhi di tutti ….. gente che non lavora ma ha case intestate ………. “serve solo scappare altro che investire”