Calcio, finalmente Latina. L’arbitro Aureliano da rosso

31/01/2015 di
crimi

crimiLatina bello per novanta minuti. Come non accadeva dai tempi in cui la memoria stenta a riconoscersi. Latina pimpante, offensivo, atleticamente pronto. Latina che finalmente gioisce per la vittoria. Importante, prestigiosa, contro un Livorno d’alta classifica che pensava di arrivare al Francioni senza pubblico per venti lunghissimi giri di orologio per una di quelle passeggiate del sabato pomeriggio nei giorni della merla. E invece no, la storia di oggi dice altro. Dice che il Latina è vivo.

Tre gol e tanti applausi, stavolta. Finalmente. L’impronta di Mark Iuliano inizia a farsi nitida. Ma, va detto, le zampe del Leone portano la firma degli ultimi arrivati Oduamadi e Bidaoui, già inseriti che sembrano di casa da un po’. Prestazione da sette e mezzo in pagella per i due gioiellini di fascia che, finalmente, saltano le marcature dei diretti avversari creando così spazi da rete. Poi Ruben Olivera, “Il pollo”, che firma il secondo sorpasso, dal dischetto, quello decisivo con uno stato d’animo glaciale: non guarda il portiere, occhi fisso sull’arbitro e tutti sotto la curva a gioire coi tifosi protestanti prima, allegri poi.

A proposito dell’arbitro, qualche considerazione: quando abbiamo saputo della sua designazione ci siamo messi le mani tra i capelli, abbiamo storto la bocca riuscendo a dire solo “speriamo bene”. L’arbitro, lui, Aureliano Gianluca di Bologna; un rapporto che pare essere conflittuale col Latina. Oppure è solo sfiga. Fatto sta che le sue direzioni di gara non vanno giù ai colori nerazzurri. E forse manco lui, Aureliano Gianluca, va giù ai pontini. Rimane là, all’altezza dell’epiglottide come un fischio strozzato che, però, quando gli pare si fa sentire eccome. Vedi il rigore dato al Livorno, inesistente: fallo di Bidaoui su Jelenic e dito puntato sul dischetto. Ma dai, manco se a Latina sventolasse la tramontana. Il fatto è che l’attaccante dei toscani è volato facendo puf sul campo di gioco. Ma chi l’ha toccato? Nessuno. Va be’, rigore. Passano cinque minuti cinque e, toh, Aureliano Gianluca dà la massima punizione al Latina. Stai a vedere che s’è risentito, stai a vedere che s’è accorto di aver sbagliato. Dunque Olivera, come detto, freddo come il marmo e gol. Poi i cartellini rossi: Livorno in nove, Latina in dieci. Sacrosanti quelli labronici, indecente quello pontino. Ci rimette Bidaoui punito col secondo giallo per simulazione. Simulazione, capito? Ma se il difensore gli ha tirato via la gamba come se volesse un souvenir nerazzurro. Okay, dai, rosso per il belga-marocchino. E la finiamo qua, consigliando a lui, Aureliano Gianluca, di andare davanti allo specchio del Francioni con il cartellino della vergogna bene in vista. Giusto per vedere l’effetto che fa.

 

  1. tanto sara la prima e l’ultima del 2015!!! ciao amici di di giorgi (sorcio x gl’amici)

  2. Io penso che Iuliano con il suo gioco salverà il Latina ..l unica cosa che le consiglio è di andare via a Giugno anche se fa bene ..perché penso che più incapaci indegni di questa società non c’è ne siano!!! Meritano cmq sempre il peggio …si riprendessero Breda e il suo fantastico staff…

  3. Bravo Iuliano..si vede che la campagna acquisti. .la stai facendo tu..salvaci e manda a quel paese presidenti e dirigenza che non ci capiscono un c…..o !! Basti pensare quello che facevano prima di arrivare lì

  4. Arbitraggio scandaloso…ma grande gioco di squadra..complimenti Iuliano anche per il coraggio di prendere la squadra con questa società di m…..a!