Fuggito il ragazzo che travolse e uccise la piccola Stella

28/01/2015 di
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Stella Manzi

Lunedì avrebbe dovuto tenersi il processo con rito ordinario, ma l’imputato non si è presentato in aula: potrebbe essere andato a cercare rifugio nel suo Paese d’origine oppure potrebbe essersi nascosto da qualche amico nella zona di Nettuno. Secondo quanto si apprende, sarebbe irreperibile da almeno due mesi.

L’associazione Valore Donna, che ha sempre seguito la famiglia della piccola vittima, raccoglie oggi l’appello della madre di Stella, Giannina Calissano, che su internet e sui social network ha diffuso la foto dell’assassino di sua figlia, con i possibili luoghi da lui frequentati. Era ai domiciliari in via dell’Olmo 25 a Nettuno (Roma), ma pare avesse amici anche nella zona del poligono militare. “È scappato dagli arresti domiciliari dopo avere ottenuto un permesso firmato dai magistrati” – ha detto la signora Calissano. “Aiutatemi a trovarlo e se lo vedete, chiamate i carabinieri: è un evaso”.

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Daniel Donmar

“È inaccettabile – afferma Valentina Pappacena, presidente di Valore Donna – che oggi si compiano ancora certe leggerezze. La famiglia di Stella si era già opposta ai domiciliari, rivolgendosi all’epoca all’ex Ministro Annamaria Cancellieri, proprio per scongiurare il pericolo di fuga. L’omicidio stradale, di cui auspichiamo – alla luce di questi ultimi fatti – un’accelerazione dell’iter, dovrebbe essere messo sullo stesso piano di un omicidio volontario. Non si può pensare che chi si ubriaca e assume droga prima di mettersi al volante, non sia consapevole del pericolo che rappresenta per sé e per gli altri”.

Sul caso interverrà anche il senatore del Partito Democratico Claudio Moscardelli, primo firmatario del disegno di legge sull’omicidio stradale, redatto con la collaborazione delle associazioni impegnate sul tema nel territorio italiano, tra cui proprio Valore Donna di Latina. Il senatore presenterà un’interrogazione parlamentare sulla fuga del pirata, sulla quale la famiglia della vittima aveva già messo in allarme la magistratura, restando però inascoltata. “Questa vicenda desta notevoli perplessità che a mio avviso – afferma il sen. Moscardelli – vanno approfondite. Il tema della sicurezza stradale va preso sul serio dalle Istituzioni: le ingiustizie e, come in questo caso, la beffa di una fuga, devono essere evitate”.

Il Vice Presidente Nazionale dell’Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada – Onlus, Coordinatore della Regione Lazio, Giovanni Delle Cave, ha deciso di promuovere una manifestazione davanti al tribunale di Latina, di cui intende comunicare data e modalità.

  1. NON MI RISULTA CHE IL pd ABBIA A CUORE LA QUESTIONE ALTRIMENTI SAREBBE GIà LEGGE.

  2. Questa è la giustizia Italiana, maledetti voi e chi vi ha fatto entrare in Italia!!!

  3. …Il problema è che questi assassini non hanno nazionalità! Ma se vogliamo – giustamente! – far riferimento anche a quella, allora il problema non è chi li ha fatti entrare, in generale, ma chi, nel loro Paese di origine ha fatto pulizia (magari anche nelle carceri!) e poi ha distribuito parecchi dei suoi rifiuti sociali per l’Europa senza frontiere, senza chiaramente segnalare alle stesse frontiere – gurada caso!? – di chi si trattava! Certo che questi nel loro Paese e nei Paesi Europei dove uno straccio di legge esiste – Germania?! – non si comportano certo così e anzi non ci vanno proprio…

  4. fino a quando non succedera’ ai figli di qualche giudice o di qualche politico non cambiera’ mai niente,ma d’altra parte non mi meraviglia affatto la cosa, siamo l’unico paese che importa immondizia umana ed esporta cervelli…