Radicali in visita nel carcere di Latina, c’è anche Pennacchi

05/01/2015 di
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carcere-latina-ytr652ew4w2wsUna delegazione dei Radicali Italiani, nell’ambito dell’iniziativa politica Satyagraha di Natale con Marco Pannella, ha fatto visita questa mattina alla casa circondariale di Latina, dopo le tappe a Regina Coeli, Rebibbia e Sollicciano. Alla visita hanno partecipato Ilari Valbonesi, membro del Comitato nazionale Radicali italiani, e Alessio Fransoni, accompagnati dal vicesindaco di Latina Enrico Tiero e dallo scrittore pontino Antonio Pennacchi.

«Il sovraffollamento carcerario – ha spiegato al termine della visita Ilari Valbonesi – è un dato di fatto. La sentenza Torreggiani ha già condannato l’Italia ma il Governo non sembra particolarmente preoccupato di garantire reali condizioni dignitose alla popolazione carceraria. I Radicali hanno consegnato un dossier al Consiglio d’Europa, ma tutto questo non è mai stato preso in considerazione».

Per quanto riguarda nello specifico il carcere di Latina, Ilari Valbonesi e Alessio Fransoni hanno sottolineato le carenze strutturali dell’edificio, non adeguatezza del supporto psicologico offerto ai detenuti e gli spazi ridotti, sottolineando tuttavia come, all’interno della struttura, «il principio di rieducazione sia stato comunque ben recepito e applicato». Lo scrittore Pennacchi ha invece descritto la casa circondariale di Latina come un luogo freddo e buio e ha lamentato il fatto di non essere riuscito ad avere contatti diretti con i detenuti, di non aver potuto dialogare con loro.

«Non sono mai stato dei Radicali – ha spiegato Pennacchi alla stampa a margine della visita – ma ho favorevolmente accolto il loro invito perchè credo che il carcere va conosciuto e visitato. Noi siamo il Paese di Beccaria, il Paese che per primo ha riflettuto sui delitti e sulle misure di detenzione. Questo concetto della rieducazione e del recupero nasce in Italia, dobbiamo ricordarlo. Chi come me racconta storie sa bense che il bene e il male convivono dentro ognuno di noi». Fransoni ha infine ricordato che nella struttura sono attualmente ospitati 122 detenuti, contro una capienza di circa 75, la gran parte dei quali in attesa di giudizio.

  1. Ma i diritti dei cittadini onesti e che pagano le tasse (anche per mantenere i detenuti, che ormai sono per la maggioranza stranieri) chi li tutela?
    E poi… bene sig. pennacchi, se già prima lei mi era antipatico, per i suoi atteggiamenti, ora le do la conferma che i suoi libri pseudo-cultural-fascio-comunisto-radicali non li leggerò mai, anche se me li regalassero, preferendo crogiolarmi nella mia “gnuranza” delle sue opere (premio strega…, ma…)!!!

  2. ma… quante polemiche ed inutili visite guidate allo zoo…. è ovvio che diventa una passerella o vetrina politica fine a se stessa.
    Tre cose certe, generalmente sono le pessime condizioni del “soggiorno coatto” e le precarie condizioni di lavoro degli agenti penitenziari, come esistono suicidi tra i detenuti c’è ne sono anche tra gli agenti, il terzo aspetto è il costo elevato di mantenimento della popolazione carceraria, problema in parte risolvibile facendo lavorare i carcerati rendendoli utili alla comunità che paga vitto e alloggio, esempio (se ne potrebbero fare tanti) nella manutenzione ordinaria delle opere idrauliche della bonifica, ottenendo un triplice risultato, il primo ridurre i costi di gestione del Consorzio di Bonifica, secondo una corretta e corrente manutenzione delle suddette, terzo rieducare i detenuti attraverso la nobile funzione del lavoro riabilitandoli così ad una corretta vita sociale terminata la pena.
    Ma lo so siamo in Italia e questa è fantascienza!

  3. ancora sto pennacchi….???
    non ha mai lavorato in vita sua, e sta sempre in mezzo in qualsiasi situazione, pur di apparire.
    vorrà mica entrare in politica?
    andrà ad innalzare la percentuale di ignoranza che già c’è in quegli ambienti.
    Ah, i suoi libri non li ha scritti lui