Sfregio a Iansiti, il giudice: “Vado avanti tranquillo”. Solidarietà al magistrato

23/12/2014 di
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Nicola Iansiti (foto Marco Cusumano)

Nicola Iansiti (foto Marco Cusumano)

Numerose le reazioni dopo lo sfregio al giudice Nicola Iansiti. Il giudice ha così commentato l’episodio degli escrementi lasciati davanti alla porta della sua abitazione: «Di sicuro siamo di fronte a un episodio inquietante che avviene in un momento delicato, in un clima difficile e pesante. Ma più che una minaccia considero questo gesto una sorta di sfregio, di insulto, nei miei confronti. In ogni caso io sono estremamente tranquillo».

Solidarietà viene espressa dal Consiglio comunale di Latina e dal sindaco Giovanni Di Giorgi: “L’intimidazione al dott. Iansiti – scrive il sindaco – è un atto di viltà che deve essere condannato con fermezza e solidarietà, due importanti pilastri su cui deve convergere tutta la comunità. La cittadinanza e tutte le componenti istituzionali facciano fronte comune a difesa di tutta la magistratura, così come dimostrato con la dott.ssa Aielli. Un sentimento di affettuosa vicinanza al dott. Iansiti a cui mi legano stima ed amicizia personali”.

Il direttivo della Camera Penale di Latina parla di «sgomento, disgusto e orrore per l’orrendo gesto di oltraggio e minaccia nei confronti del dottor Nicola Iansiti». L’Ordine degli avvocati chiede che «sulla vicenda venga fatta piena luce» e ribadisce che si tratta di «gesti inaccettabili che, mirando ad intimidire un magistrato colpiscono l’Ufficio preposto a garantire l’effettività delle tutele oltre che il rispetto della legalità».

Interviene anche l’Anm di Latina: «Nel manifestare solidarietà l’Anm sollecita le istituzioni e tutta la società civile a prendere atto dell’intollerabile clima in cui sono costretti ad operare i magistrati di Latina, difficoltà che richiedono interventi concreti».

“La magistratura di Latina è sotto attacco” sostiene l’Associazione Nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie «Antonio Caponnetto». «È trascorso appena un mese dalla grande manifestazione degli studenti di Latina a seguito delle minacce fatte alla Giudice Lucia Aielli che – afferma l’associazione in una nota – ci vediamo costretti a registrare un nuovo, inquietante episodio ai danni di un altro Giudice,sempre dello stesso Tribunale. Questa volta ad essere stato preso di mira è il giudice Nicola Iansiti. Non è la prima volta che Iansiti subisce atti del genere perchè già alcuni anni fa l’autovettura della moglie, parcheggiata sotto casa, fu fatta segno di alcuni colpi di pistola. Ora gli attentatori sono arrivati vicini alla porta d’ingresso della sua abitazione, sul pianerottolo, quasi a voler significare ‘siamo saliti e ti abbiamo sotto tirò. Speriamo che non sia questo il segnale che hanno voluto lanciare e confidiamo nelle qualità degli investigatori per la loro individuazione e la loro punizione».

Secondo l’associazione, «la sfrontatezza dimostrata da questi criminali è tipica delle organizzazione di natura mafiosa. Un modus operandi, quello di queste persone,che ci induce a sospettare che anche in questo caso, come in quello della Giudice Aielli,si tratta di mafia. Il quadro criminale nel capoluogo e nella provincia pontini si fa sempre più tetro ed oltremodo pericoloso. Ancora oggi dobbiamo sentire dichiarazioni di soggetti politici investiti di cariche pubbliche che hanno la sfrontatezza di affermare che in provincia di Latina non ci sono organizzazioni mafiose strutturate».