Accorpamento alla Campania? Il sindaco di Frosinone: ipotesi ridicola

17/12/2014 di
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mappa-nuove-regioni«Portare Frosinone e Latina fuori dall’area metropolitana romana significherebbe peggiorare la depressione economica e sociale dei territori». Lo dichiara il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, commentando la proposta di legge per la revisione geografica delle regioni italiane presentata dal deputato del Pd Roberto Morassut e dal senatore dello stesso partito Raffaele Ranucci. Mentre a Latina nessuno commenta, Frosinone boccia subito l’idea.

«È un’iniziativa sconclusionata – aggiunge Ottaviani -, per far ripartire i consumi e la crescita del territorio sono necessarie ricette adeguate. Mi auguro che per reperire risorse in favore dei loro territori – conclude Ottaviani – Morassut e Ranucci abbiano perlomeno fatto pagare il biglietto ai presenti, al momento della messa in scena di questa ennesima commedia, dando dimostrazione su come sia possibile muovere l’economia partendo dalle pubbliche risate».

  1. qualche esponente delle destra locale chieda nello specifico a Morassut e Ranucci quali sarebbero i COSTI i BENEFICI e sopratutto i RICAVI di questa operazione che non ha nè capo nè coda ma fa scopa con i soli interessi dei politici, cioè con l’1% della popolazione invece di quelli nazionali del 99% della popolazione.

  2. Superamento delle regioni e ritorno delle funzioni allo stato centrale
    Le provincie come enti non elettivi ma dipendenti dai vari misteri con competenze limitate, edifici scolastici strade corsi d’acqua, ambiente ecc.
    Accorpamento dei comuni sotto i 10 mila abitanti.
    Riduzione dei parlamentari a 200 per la camera e 100 per il senato.
    Nella funzione pubblica stipendio massimo pari alla metà di quello del presidente degli stati uniti e possibilità di un solo incarico alla volta.
    Questo si che è un bel risparmio!

  3. cosi’ com’e’ questa proposta dai criteri poco clari, si tratta di un disegno destinato a un nulla di fatto perche’ e’ mal fatto. Sembra di rivedere infatti la sovrapposizione di diverse carte dell’atlante storico del Bel Paese. L’etruria unita come manco al tempo degli Etruschi, il Regno di Sardegna senza Sardegna fino a poco prima dell’unita’ d’Italia, il triveneto senza l’Istria e la dalmazia, i piceni-sanniti uniti, la Regio Campania (Augustea) che si’ arrivava fino a gran parte dell’attuale Lazio meridionale fino a che poi esisteva il Regno delle Due Sicilie (confine a Monte San Biagio), le puglie unite con matera e isernia che manco i bizantini erano arrivati a tanto e poi la calabria-lucania senza la meta’ della provincia di salerno che ricorda tanto la magna grecia. Bene tutta questa serie di divisioni e accorpamenti sono distrutti dai nomi ridicoli scelti. Regione alpina e Regione Appennica non sono manco nomi rappresentativi, ne’ storici dato che alpi e appennino non sono tipici solo di quelle regioni ma anche di altre. Ad ogni modo, se proprio vogliamo stare alla storia, i territori delle attuali Latina e Frosinone fino a Monte San Biagio e Isola Liri appartengono di fatto e per sempre al Lazio (antico e novo come inteso ai tempi della Repubblica di Roma) o anche con riguardo allo Stato Pontificio. Questo e’ vero per motivi di legame economico, sociale e storico. Disapproviamo tutti credo questa carta per molte ragioni ancora! A me non dispiace l’idea di essere chiamato campano o no. Anche se amo Napoli nonostante i suoi mille problemi dei quali condividiamo le sorti (spazzatura, mafia ecc), questo non e’ sufficiente a fare di me un campano. Non lo sono dentro mentre magari uno di Formia, Cassino o Gaeta si’ che e’ campano anche se di fatto risulta laziale sulla carta. Queste distinzioni sono ridicole cmq se ci dividono. Si tratta solo di unita’ amministrative. e’ la rapresentativita’ democratica e la sua conseguente efficienza il centro del problema, credo, e non come ci suddividiamo.