Associazione Valentina: il centro Latinafiori non ci vuole

14/12/2014 di
associazione-valentina-latina
associazione-valentina-latinaDal 2000 l’Associazione di volontariato Valentina Onlus di Latina si occupa dell’assistenza ai malati oncologici e alle loro famiglie, dando ospitalità e sostegno a chi vive l’incubo del cancro. La presidente, Nella Magnani Carboni, ha fondato l’associazione 14 anni fa in ricordo di sua figlia, Valentina, che dopo sei lunghi anni di lotta contro la malattia è venuta a mancare all’età di 12 anni.
L’associazione lavora grazie al contributo dei tanti volontari che prestano il loro tempo e la loro professionalità ai meno fortunati e per raccogliere i fondi necessari all’acquisto di attrezzature e macchinari o per sostenere le spese di ospitalità per le famiglie dei malati; non gode di alcun sostegno pubblico e raccoglie fondi privati grazie alla generosità di chi dona. Dalla sua fondazione l’Associazione Valentina ha raccolto e donato ai reparti dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina strumentazioni del valore di oltre 100mila euro.
«Per fare tutto questo – sostiene la presidente dell’Associazione Valentina, Nella Magnani Carboni – ci serviamo delle tante sensibilità del nostro territorio, una tra tutte quella della Direzione del centro commerciale Latina Fiori che da molti anni ospita il banco di raccolta fondi durante le festività natalizie. Quest’anno, e non riusciamo a spiegarci il perché, purtroppo non è così! Il Direttore del centro non ci vuole nell’area commerciale ma fuori ai portoni di ingresso e, considerando il grande freddo di questi giorni, la pioggia, il buio… insomma, non è la migliore delle situazioni da affrontare sia per i volontari che per ore lavorano al freddo sia per chi si avvicina ai banchi per una donazione che non può serenamente sostare per conoscere meglio il nostro impegno. È una cosa che ci dispiace moltissimo e avvilisce il nostro impegno dedicato, ogni giorno e soprattutto in questo periodo dell’anno, a chi è meno fortunato. Evidentemente lo spirito del Natale non alberga nei cuori di tutti».
  1. Ma fuori dovete litigare con gli zingari, ci stanno loro tutto intorno a Latina Fiori…

  2. conosciuti e confermo che fanno un gran lavoro. vanno messi in condizione di esporre questi oggetti natalizi che consentono all’associazione di sostenere i loro progetti.

  3. basterebbe non spendere dentro il centro commerciale ma solo fuori e donare all associazione. BOICOTTA il centro commerciale!!

  4. questo è il bell’esempio che diamo “ai nostri figli”… BELLA ROBA!! solidarietà per voi che ci mettete faccia e fegato per fare questo servizio!!

  5. è veramente strano forse assurdo che il C. Comm. non dia spiegazioni plausibili.

  6. Chi vuole, su Google cercando “Associazione Valentina Latina” si trova il loro sito e anche le coordinate postali oppure bancarie per fare un dono, anche piccolo.

  7. avete chiesto…non vi e’ stato concesso…. stop se vi e’ stato concesso in passato non e’ un obbligo concedervelo sempre. Il centro commerciale fa i suoi interessi magari affitta i vari spazi a ditte private per un ritorno economico….gli anni passati avete scritto lettere di ringraziamento al centro per lo spazio concesso magari gratuitamente??? non so …ma non penso… ed ora che non ve lo concedono pero’ ?? ho aperto tre siti di notizie e su tutti e tre c’e’ la vostra lettera. P.S. non sto certamente mettendo in dubbio l’associazione o lo scopo del ricavato….ma mi urta il fatto che sputtanate un attivita’ commerciale perche’ non vi concede qualcosa ……chiedere e’ lecito ma e’ lecito anche negare…si chiama democrazia.

  8. In risposta a Uno,
    l’associazione non ha scopi di lucro si batte ed impegna in campagne per la salute dei nostri figli tutti indistintamente, forse avrà peccato di superficialità nei dovuti ringraziamenti verso quelle persone che hanno permesso la raccolta di fondi, ma non dare una risposta esauriente al diniego ci lascia tutti perplessi me compreso cittadino di Latina estraneo alla vicenda.

  9. “Uno”.. credo di non avere parole…se dovessi ragionare su giudizi di valore ti definirei “Zero”.