Fondi, una mostra sull’arte russa

17/12/2011 di

Il 25 maggio 2010 nel corso della visita a Roma del vice presidente del Governo della Federazione Russa
A.D. Zhukov e del suo incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri italiano Gianni Letta,
si è svolta a Palazzo Chigi la firma della Dichiarazione congiunta russo-italiana per i preparativi dello svolgimento
dell’ Anno della cultura e della lingua russa in Italia e dell’Anno della cultura e della lingua italiana in Russia nel
2011.

Durante l’incontro bilaterale dei presidenti dei comitati organizzatori degli “anni incrociati” è stato approvato
il programma ufficiale delle iniziative dell’”Anno Russia-Italia-2011” che ha visto la realizzazione di oltre 550
manifestazioni nei due paesi con la partecipazione dei principali musei, teatri e collettivi artistici dei nostri paesi. Basta
citare, per esempio, il Museo del Cremino di Mosca, Galleria Statale Tretiakovskaya, Museo statale d’arte Pushkin,
Museo del Palazzo di Caserta, musei fiorentini del Palazzo Pitti e Galleria Uffizi, Teatro Bolshoi, Teatro Mariinskiy di
San Pietroburgo, La Scala, Opera di Roma. Anche se le sedi principali dello svolgimento delle manifestazioni in Russia
sono state e saranno ancora Mosca e San Pietroburgo e in Italia – Roma, Milano, Firenze e Venezia la geografia degli
scambi culturali ha visto coinvolto quasi tutto il territorio dei nostri paesi.

Possiamo considerare questa Mostra di Palazzo Caetani di Fondi, il completamento ideale di quella inaugurata l’11
ottobre u.s. al Palazzo delle Esposizioni di Roma e che intitolata “Realismi socialisti – Grande pittura sovietica” a cura
di Matthew Bown, Evgenija Petrova, Zelfira Tregulova, che terminerà l’8 gennaio 2012, e che comprende opere e artisti
operanti in Russia dal 1920-1970.

“Lo stato sovietico sostenne la pittura realista in una misura ineguagliata nel resto del mondo, promuovendone lo
sviluppo attraverso “l’arruolamento” di migliaia di artisti di talento in tutto il territorio di un immenso impero multi-
etnico. Il Realismo socialista esaltò il ruolo sociale dell’arte e la superiorità del contenuto sulla forma; incoraggiò il
recupero delle pratiche di mestiere tradizionali e attinse alla storia dell’arte europea antica e moderna come ad un
serbatoio di motivi stilistici e iconografici da cui trarre ispirazione. Nella storia del XX secolo, esso ha rappresentato
l’unica compiuta alternativa al desiderio di fare tabula rasa del passato caratteristici del movimento moderno. Realismi
socialisti: grande pittura sovietica 1920-1970 è la più completa rassegna di questo movimento mai presentata fuori
della Russia. “

A Palazzo Caetani “Arte contemporanea russa dal 1950 al 2011” saranno invece esposte opere realizzate da artisti
sovietici dal 1950 al 2011 provenienti principalmente dalla collezione privata di Joseph Kiblitsky, persona eclettica,
pittore, membro della cultura undergound degli anni settanta, famoso fotografo, editore, designer curatore di progetti
museali internazionali e produttore di gruppi musicali ed è curata oltre che dallo stesso Kiblitsky anche dalla Dott.ssa
Eugenya Petrova.

Saranno in mostra più di cento opere di artisti provenienti da diverse città della Federazione Russa come la pittrice
Elena Gubanova di Ulyanovsk, l’illustratore Valery Karasev di Mosca, la giovane Vera Khlebnikova di Makhachklava,
il pittore Michael Hazin di Odessa. Saranno presenti tra gli altri, a questa mostra a Palazzo Catanei di Fondi, il pittore
Victor Popov Semyonovich del Kazakistan, Il pittore Alexander Besel Vladimirovich da Frunze, Kirghiza, ed ancora
Victor Safonkin da Saransk e Gregory Dembowski di Mosca , pittore e autore di monumentali composizioni decorative.

Ma gli scambi culturali e di cooperazione vedranno coinvolte nel campo dell’istruzione anche le scuole di Mosca e San
Pietroburgo estendendo la pratica degli stage interuniversitari di studenti russi e italiani sulla base di borse di studio
statali. Nelle università di Roma, Milano, Firenze, Genova, Venezia e Napoli insegnano docenti di lingua e letteratura
russa messi a disposizione dal Ministero dell’istruzione della Russia.

Nell’ intervista rilasciata al “Il Messaggero” in occasione dell’inaugurazione dell’Anno della cultura e della lingua in
Italia e in Russia, l’Ambasciatore russo in Italia Alexey Meshkov ha tenuto a precisare che oggi Roma é uno dei partner
più importanti di Mosca e l’anno 2011 è stato l’anno speciale in cui più significativamente è stato realizzato lo sviluppo
della collaborazione russo-italiana nel campo culturale, scientifica e per i scambi giovanili.

C’è infine da ricordare che nel novembre 2007 il Ministero dell’Istruzione russo ha emanato una disposizione
in base alla quale l’insegnamento della lingua italiana sarà inserito nei programmi ufficiali del sistema scolastico
della Federazione Russa (oltre all’inglese, francese e tedesco già presenti nei programmi), a riprova della posizione
consolidata e del prestigio di cui gode il nostro Paese nella Federazione Russa.

Comitato italiano è diretto dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Letta mentre il Prof.
Giuliano Urbani ha ricevuto l’incarico di coordinatore. Il comitato russo è diretto dal Vice Primo Ministro Zhukov e
coordinato da Mikhail Shvydkoj.