Aumentano i celiaci, colpa del glutine tossico

27/09/2010 di
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Celiaci non si nasce, si diventa. La frequenza della celiachia è in costante aumento e l’intolleranza al glutine compare sempre più spesso fra gli adulta o addirittura fra anziani.

Tanto da avere indotto l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) a lanciare un appello a prestare attenzione ai segni della celiachia proprio fra queste fasce di età e non solo fra i bambini. L’ipotesi giudicata dagli esperti la più attendibile sarebbe legata ai fattori ambientali: il consumo abbondante e pressochè esclusivo di farine fatte con grani ad alta resa per la produzione nei campi ma molto ricchi di glutine ‘tossicò, sono probabilmente alla base della perdita della tolleranza al glutine in età avanzata.

Secondo i dati raccolti da ricercatori italiani del Center for Celiac Research dell’università di Baltimora, negli Stati Uniti, il numero delle nuove diagnosi fra gli over 60 è raddoppiato in 15 anni.

I dati arrivano da un ampio studio epidemiologico condotto da ricercatori italiani dell’università di Baltimora, negli Stati Uniti, in collaborazione con l’università Politecnica delle Marche di Ancona, la Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, il Women and Children’s Hospital di Buffalo ed il Quest Diagnostics Inc. di San Juan Capistrano in California. Lo studio pubblicato sulla rivista Annals of Medicine, ha riguardato 3500 cittadini americani di cui i ricercatori conservavano campioni di sangue raccolti nel 1974, quando già tutti erano entrati nell’età adulta; gli stessi soggetti sono stati analizzati poi a quindici anni di distanza, nel 1989.

«Il numero di persone diventate celiache è raddoppiato in quindici anni, passando da un caso su 501 nel 1974 a uno ogni 219 nel 1989» spiega il coordinatore della ricerca Alessio Fasano, direttore dell’University of Maryland’s Mucosal Biology Research Center e del Celiac Research Center.

Per Carlo Catassi dell’Università Politecnica delle Marche ad Ancona, condirettore del Center for Celiac Research e membro della Fondazione Celiachia, questi risultati ribaltano il concetto diffuso secondo cui la perdita di tolleranza nei confronti del glutine avvenga per lo più nell’infanzia: la malattia può manifestarsi a qualsiasi età«.  »Tutto questo ha un’importante conseguenza sul piano pratico e clinico: significa che non bisogna mai abbassare la guardia, facendo screening di celiachia anche e soprattutto nell’anziano«, consiglia Elisabetta Tosi, Presidente dell’Associazione Italiana Celiachia.  La celiachia è una patologia autoimmune scatenata dal consumo di glutine, proteina presente nel grano, orzo e segale. I sintomi classici sono la diarrea, il gonfiore intestinale e i dolori addominali, ma spesso si manifesta con altri sintomi come dolori articolari, stanchezza cronica e depressione rendendo più difficile la diagnosi: se non riconosciuta, l’intolleranza al glutine può causare un cattivo assorbimento di nutrienti, danno dell’intestino e altre complicanze.