Notte dei ricercatori, iniziative in tutta Italia

25/09/2010 di

Nuvole e pioggia non sono riusciti a bloccare la Notte dei Ricercatori. In tutta Italia spettacoli, incontri e mostre sono al culmine, i laboratori sono «invasi» da appassionati e curiosi di tutte le età e nelle piazze è protagonista la scienza. È già un successo ovunque l’iniziativa promossa dalla Commissione Europea in oltre 260 città di 31 Paesi con l’obiettivo di avvicinare il pubblico di ogni età al mondo della scienza. A Roma almeno in 20.000 stanno partecipando a «Light’10» organizzata da Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e Planetario di Roma: tante famiglie con bambini piccoli, ragazzi delle scuole medie e superiori sono attratti dalle invenzioni realizzate dai loro coetanei. Pioviggina, ma questo non impedisce che davanti ad ognuno degli stand della serata si affollino almeno una cinquantina di persone, ad ascoltare le conferenze sull’invisibilità e sui viaggi nel tempo. Grande attesa per lo spettacolo di tango, mentre la banda musicale di Testaccio si esibisce sotto il colonnato antistante il Planetario, mentre tutti gli spettacoli astronomici sono prenotati e al completo. «Ricerca bagnata ricerca fortunata», scrive su Twitter qualcuno dei taantissimi che stanno seguendo la Notte dei Ricercatori sul telefonino, e tante sono le dirette trasmesse sul web, Facebook compresa. A Frascati, vera e propria cittadella della ricerca vicina a Roma, astrofisica e fisica sono le protagoniste della Notte, con collegamenti con il Cern di Ginevra, mentre lo spazio è di casa all’Esrin, il centro dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) in Italia. Tantissimi i ragazzi, arrivati per «entrare» all’interno della Stazione Spaziale Internazionale (Iss) in 3D, per costruire razzi con le pastiglie digestive effervescenti e simulare l’assenza di gravità con una sedia e alcune molle. Tanto divertimento, ma non solo. Se nella maggior parte dei casi la Notte dei Ricercatori vuole far conoscere il volto più creativo della ricerca, sulla rete viaggiano anche le voci che esprimono la protesta e la preoccupazione per una ricerca che in Italia ha una vita difficile. «Senza ricerca non esiste crescita, la ricerca è futuro per i nostri figli», scrive qualcuno, mentre le web radio universitarie rispondono all’iniziativa di protesta «L’altra notte», organizzata da Rete Ricerca Pubblica e Rete 29 Aprile, partita da Bologna.