Giornalista condannata per aver “diffamato” un anonimo

10/01/2014 di

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana «esprime solidarietà alla collega Teodora Poeta, condannata a una pena pecuniaria dal tribunale di Roma per un articolo pubblicato sul ‘Messaggerò nel quale si dava notizia del suicidio di un uomo in precedenza indagato per abuso sessuale su minore». «Non si capisce la ‘giustizià di una sentenza come questa, poichè l’informazione offerta ai lettori – sottolinea il sindacato dei giornalisti in una nota – era di interesse pubblico e la collega aveva trattato il caso con grande accuratezza tacendo il nome della vittima e avendo riguardo a non fornire elementi che consentissero di risalire all’identità del minore. Di fatto la giornalista Teodora Poeta è stata condannata per aver diffamato un anonimo».

La Fnsi «si unisce allo sconcerto del Sindacato dei Giornalisti abruzzesi, dell’Ordine dei Giornalisti dell’Abruzzo e dell’Unione Nazionale Cronisti Italiani (Unci) e auspica che nei successivi gradi del giudizio la vicenda abbia un esito diverso, come peraltro aveva sollecitato, in questa fase, il pubblico ministero, il quale aveva chiesto l’assoluzione della giornalista».

  1. forse è stata condannata per aver svolto il lavoro con deontologia professionale.