AVVISTATI CAPODOGLI TRA PONZA E IL CIRCEO

09/08/2009 di

Nasce la nuova sezione de ‘LaZampa.it’ dedicata agli avvistamenti di cetacei e tartarughe marine. L’iniziativa è del Centro turistico studentesco e giovanile.  Dal mese di luglio, all’indirizzo www.cts.it/chilavvisto, oltre a conoscere le news relative alle specie animali dei nostri mari, è possibile aggiornare la mappa interattiva degli avvistamenti 2009 in Italia e chiedere informazioni agli esperti. Già il Veliero dei Delfini nel 2008, la campagna Cts di monitoraggio della biodiversità marina, dopo aver concluso la sua navigazione di 1.380 miglia in 22 tappe e 45 giorni, come spiega una nota, ha segnato l’anno scorso un trend positivo di avvistamenti diretti in mare di cetacei.

Durante la navigazione dal 26 giugno al 7 agosto 2008 sono stati osservati infatti 160 delfini, oltre un terzo in più rispetto ai 94 avvistati durante la navigazione del 2007. Ben 32 il numero degli avvistamenti, spalmati in maniera omogenea durante le 22 tappe effettuate dal Veliero. È stata segnalata, in modo particolare, la presenza dei capodogli tra l’Arcipelago Ponziano e il Parco del Circeo, oltre a 3 gruppi consistenti di stenelle. Il primo nella zona di mare compresa tra Porto Santo Stefano e l’isola della Maddalena (circa 30-40 individui) e altri due gruppi di circa 20 esemplari al largo di Marina di Camerota e Ventotene. Oltre a tursiopi, tartarughe marine e l’avvistamento di un gruppo di 6-8 individui di delfini comuni (Delphinus delphis) a 10 miglia sud di Capo Carbonara in Sardegna.

Sono questi animali molto rari che, nonostante il loro appellativo, sono stati inseriti dal 2007 nella Lista Rossa dell’Iucn, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Le indagini alla ricerca della biodiversità perduta proseguiranno anche questa estate. ‘Chi L’avvistò si presenta inoltre come campagna estiva fortemente voluta dal Cts, volta a coinvolgere attivamente il grande pubblico nella raccolta di informazioni sulla presenza di cetacei, ma anche sulle criticità delle nostre acque e delle nostre spiagge (degrado, rifiuti, inquinamento). L’obiettivo, si legge ancora nella nota del Cts, è quello di mantenere alta l’attenzione sul problema della conservazione di specie importanti non solo per la biodiversità, ma anche come risorsa per l’ecoturismo.