Yara, indagini su alcuni profili su Facebook

02/03/2011 di

La procura di Bergamo sentirà la persona che su Facebook si è registrata come “M. C.” e dice di essere un’amica di Yara in un post inviato il 28 febbraio in cui scrive, tra l’altro, che «a Brembate ci conosciamo tutti e tutti conoscono noi» e che «questo ci fa ancora più paura».

Il messaggio di M. è stato riportato oggi da alcuni quotidiani e, secondo quanto si è appreso, era già all’attenzione degli inquirenti e degli investigatori dopo esser comparso qualche giorno fa su altri social network. I magistrati bergamaschi, tramite la polizia postale, si sono dunque subito attivati e hanno già inviato ai responsabili di Facebook la richiesta di acquisizione dei dati relativi a M., in modo da poterla rintracciare ed interrogare. Per capire se si tratti di una persona che possa fornire realmente elementi utili alle indagini oppure se è qualcuno che vuole speculare sulla morte della tredicenne di Brembate di Sopra.

M. dice che Yara era «la mia migliore amica» e, rispondendo ad una certa Kate – che si definisce una ‘mammà e che chiede alle ragazze e ai ragazzi «di rimanere uniti quando uscite» e «di non dare retta a nessuno anche se lo conoscete» – afferma: «Kate…qui ci conosciamo tutti….e tutti conoscono noi…Brembate come Gorle è un piccolo paesino…e questo ci fa ancora più paura…». La richiesta degli investigatori italiani, che dovrebbe essere accolta da Facebook (che ha sede a Palo Alto, in California) nelle prossime ore, non riguarderebbe soltanto la ragazza ma anche altre persone che sui gruppi sorti dopo la scomparsa di Yara hanno postato messaggi contenenti notizie sulla ragazzina.