Referendum, seggi aperti dopo le polemiche sul voto

17/04/2016 di
trivelle-trivella-mare

trivelle-trivella-mareAperti i seggi elettorali per consentire la consultazione sul referendum abrogativo sulla durata delle trivellazioni in mare su cui si esprimeranno oggi poco meno di 47 milioni di italiani. Si potrà andare a votare fino alle ore 23. Perché il referendum sia valido, deve recarsi alle urne il 50 per cento, più uno, degli elettori.

Nonostante il silenzio che la legge imporrebbe nella giornata che precede qualsiasi voto, la vigilia del referendum sulle concessioni è stata caratterizzata dalla riproposizione delle polemiche dei giorni scorsi. Da una parte il premier Matteo Renzi, in una intervista ai Quotidiani Nazionali, pur non ripetendo l’invito all’astensione ha fatto intendere il suo giudizio contrario al quesito; dall’altra chi ha promosso o appoggia la consultazione ha esortato a recarsi alle urne soprattutto per «mandare a casa Renzi» o indebolirlo a livello interno al suo partito.

«Non è un referendum politico, non si vota sul governo – ha detto Renzi – Si vota sul futuro energetico del Paese e sul destino di 11mila lavoratori», e «poiché il riscaldamento di inverno ci serve e non andiamo a lavorare in monopattino, sarà bene che l’Italia sfrutti tutte le risorse di cui dispone. Le alternative sarebbero le petroliere russe e arabe, che inquinerebbero anche di più i nostri mari». Sul fronte opposto quella specie di nuovo Partito della Nazione che Renzi ha coagulato contro di sé e che fa le prove generali in vista del Referendum di ottobre sulla riforma Costituzionale: non a caso anche il «Comitato per il no» alla riforma, sta facendo campagna per il sì al referendum.

A fianco di Rodotà e Zagrebelski ecco Renato Brunetta che invita a votare per «mandare a casa Renzi» e Raffaele Fitto «per porre fine all’esperienza di governo di Renzi». E non importa se nel 2011 entrambi invitarono ad astenersi sui referendum sul nucleare e l’acqua pubblica.

Il quorum dunque. M5s oltre a invitare a votare, suggerisce di andare la mattina. Infatti è statisticamente provato che se a mezzogiorno viene superata una certa percentuale di votanti poi il quorum viene raggiunto perché tutti sono indotti a recarsi al seggio. In ogni caso l’invito a non votare formulato dal premier nei gironi scorsi «è segno di debolezza» per Ignazio Marino e Francesco Storace. Si presenterà al seggio per votare sì anche Gianni Cuperlo, leader della minoranza interna del Pd, così come il governatore della Puglia Michele Emiliano, promotore del referendum. Anche Susanna Camusso, ha invitato a recarsi alle urne anche se non ha spiegato come voterà.

C’è anche chi parla del contenuto effettivo del referendum, naturalmente pro e contro. Voterà sì Giorgia Meloni, «per la difesa del nostro mare», mentre Francesco Boccia, che pure nel Pd è all’opposizione di Renzi, boccia il quesito che «sta mettendo in discussione la funzione industriale» del Paese, «con l’Eni trasformato in un nemico da abbattere».

Anche la Cei, che nel 2005 sotto la guida del card Ruini cavalcò l’astensione nel referendum contro la legge 40, oggi invita a votare. Mons Bruno Forte, vescovo di Chieti-Vasco e apprezzato teologo, non ha dubbi: Tra i vescovi mi sembra che ci sia un invito generale a partecipare al voto. Lavarsene le mani di fronte a quesiti che riguardano in maniera così profonda il nostro futuro mi sembra sia una forma di ipocrisia«. In attesa delle 23 di oggi, quando si chiuderanno le urne e si saprà se il quorum è stato raggiunto, Michele Emiliano abbassa l’asticella: “Se voteranno in 10 milioni sarà stato un successo”.

Una cifra lontana dai 25 milioni del quorum, ma una base per costruire un progetto politico alternativo a Renzi, specie in vista del referendum di ottobre quando il quorum non sarà necessario.

  1. ANDIAMO A VOTARE!
    E’ UN DIRITTO MA ANCHE UN DOVERE DI CITTADINI!
    Per quanto riguarda il pinocchietto fiorentino ricordatevi tutti, anche i suoi fans pddini, che non è stato liberamente eletto dal polo, ma imposto dal signor napolitano, sul quale preferisco non esprimermi (cercate su internet correlazioni tra lui ed i savoia).

  2. Renzi se hai coraggio dimettiti e sottoponiti al giudizio del voto degli italiani!!!
    Chiunque governa senza il consenso popolare ricevuto in libere elezioni, che sia di destra o di sinistra, è un dittatore!!!