L’agricoltura sociale diventa un master universitario

02/12/2015 di
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agricoltura-socialeL’agricoltura sociale, che guarda all’inclusione di disabili e carcerati ma anche al recupero dei tossicodipendenti, al riutilizzo dei terreni confiscati alle mafie, e alle terapie mediche svolte con l’aiuto degli animali (cosiddetta pet therapy) si afferma sempre di più come innovativa forma di welfare e sbarca all’università per formare professionisti del settore.

Dal 22 febbraio, presso l’Università di Tor Vergata a Roma, si terrà infatti il master universitario di primo livello in agricoltura sociale in convenzione con la Rete delle fattorie sociali e l’associazione Oasi. L’iniziativa è stata presentata presso la sede di Confagricoltura, con assaggi di formaggio prodotti e offerti da un gruppo di ragazzi down che con l’onlus Aruotalibera svolgono attività in una fattoria didattica al Circeo.

fattoria-sociale-solidale-circeoLe lezioni del master si sostanziano in 400 ore, ripartite in otto mesi in modalità mista presenza/on line e un periodo di tirocinio di tre mesi. La domanda di ammissione va effettuata entro il 31 dicembre. «Per fare agricoltura sociale occorre professionalità a livello adeguato e di qui la proposta del master di Tor Vergata», sottolinea il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, ricordando che il 18 agosto scorso è stata varata la legge sull’agricoltura sociale «che offre molte opportunità al settore» .

«Nel 2016 – aggiunge Guidi – pensiamo di promuovere ancora di più l’agricoltura sociale nelle sue varie forme». «L’agricoltura sociale è una nuova forma di welfare – osserva Massimo Giannini, direttore della Scuola a distanza del’Università di Roma Tor Vergata -; non è solo operazione sociale, bensì l’impresa risulta fondamentale. Il risultato è che si coniuga la visione imprenditoriale e la visione sociale in un modello di successo».

Il direttore del master, Andrea Volterrani, sottolinea come il corso, rivolto a imprenditori agricoli, educatori, professionisti e operatori sociali, «farà conoscere a chi conosce l’agricoltura l’altra metà del cielo e viceversa». I dipendenti delle aziende aderenti al fondo interprofessionale For.Agri potranno inoltre richiedere gratuitamente il voucher formativo dedicato al master che coprirà il costo della retta. «L’agricoltura italiana non esporta solo prodotti buoni e di qualità – conclude Marco Berardo Di Stefano, presidente della Rete delle fattorie sociali -, può esportare anche questo modo di operare nel sociale che a livello europeo è già considerata una delle eccellenze del Made in Italy».