Parigi, la mattanza al concerto rock al Bataclan

14/11/2015 di
attacco-parigi-13novembre2015-bataclan

attacco-parigi-13novembre2015-bataclanMattanza dei fondamentalisti islamici al Bataclan, una delle sale concerti più in voga di Parigi, frequentatissima dai giovani della capitale, a due passi dal Canal Saint-Martin e dalla centralissima Place de la Bastille. Dopo il primo assalto armato al Petit Cambodge, un ristorante non lontano da lì, i terroristi sono ridiscesi verso l’undicesimo e il dodicesimo arrondissement, a pochi metri dalla redazione di Charlie Hebdo, insanguinata dagli attentati del 7 gennaio. Nella sala concerti Bataclan – dove c’era il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo americano “Eagles of death metal” – il venerdì sera si trasforma in una carneficina.

«Allah è grande», gridano i terroristi, secondo quanto riportato da alcuni testimoni. «Agiamo per la Siria», aggiungono, proprio nel giorno in cui a Raqqa è stato colpito il fondamentalista dello Stato islamico di origini britanniche, Jihadi John. Poi, secondo le prime concitate testimonianze, aprono il fuoco sul pubblico. «Siamo riusciti a fuggire, c’era sangue dappertutto, hanno tirato con un fucile a pompa sulla folla», raccontano altri scampati all’assalto. Prima di cominciarne ad uccidere «uno ad uno», racconta un altro testimone alla Cnn. Gli assalitori della sala concerti di Bataclan «erano a volto scoperto, molto sicuri di sé. Erano molto giovani»: racconta un giornalista di Europe 1, Julien Pierce, che si trovava all’interno del teatro quando è iniziato l’assalto. Pierce racconta di aver visto entrare «2 o 3 individui non mascherati, con armi di tipo kalshnikov» che hanno «cominciato a sparare alla cieca sulla folla». È durata «dieci-quindici minuti, c’è stato il panico, la gente si è mossa verso il palco, qualcuno è stato calpestato, io stesso sono stato calpestato», prosegue il giornalista ai microfoni della sua testata. «Hanno avuto tutto il tempo di ricaricare le armi almeno tre volte».

Secondo Pierce, i terroristi «non hanno detto una parola», ma ha riconosciuto che le grida delle altre persone gli hanno impedito di sentire cosa dicessero. A tarda notte il blitz delle teste di cuoio – con almeno tre terroristi uccisi – e la scoperta dell’indicibile: almeno 70 spettatori trucidati all’interno del teatro del terrore. Francois Hollande si è voluto recare personalmente sul posto. Ad accompagnarlo, c’era anche il premier Manuel Valls. «Saremo implacabili» contro il terrorismo, ha detto il presidente francese che domani presiederà un consiglio della Difesa. Mentre nei pressi del teatro continua il via via dei mezzi di soccorso e degli autobus vuoti della Ratp venuti a portar via i superstiti.