Roma, Paolo Tronca commissario. Sfumata l’ipotesi Frattasi

01/11/2015 di
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paolo-troncaMentre a Milano cala il sipario sull’Expo, a Roma prende forma la nuova fase del dopo-Marino. A guidarla sarà proprio il prefetto del capoluogo lombardo, Paolo Tronca, uno dei principali artefici del successo dell’ Esposizione Universale. Accantonata l’ipotesi che sembrava quasi certa, quella di Bruno Frattasi ex prefetto di Latina.

«Bisogna prendere il meglio di tutta questa esperienza e adattarla a una realtà che è diversa», le prime parole di Tronca dopo la nomina a commissario della Capitale. Oggi assisterà all’ultimo spettacolo dell’Expo e da domani sarà a Roma per ricevere dal prefetto Franco Gabrielli la notifica del nuovo incarico dopo le dimissioni dei 26 consiglieri comunali che ieri hanno segnato la fine del mandato di Ignazio Marino.

Tronca dovrebbe così insediarsi in Campidoglio e poi avere la sua prima uscita pubblica: accogliere alle 16 Papa Francesco che celebrerà la messa al cimitero del Verano in occasione della festa di Ognissanti. Un ruolo, quello di accogliere al pontefice, che tradizionalmente spetta al sindaco o a chi è al vertice del Campidoglio. Ma ancora la sua agenda non è nota. Già lunedì potrebbe incontrare il premier Matteo Renzi che in serata è tornato sul caso Roma. «Ma quale mandante, ma quale congiura. Una città o funziona o non funziona, se non funziona bisogna prenderne atto», ha chiarito Tg1 replicando agli attacchi di Marino. «Occorre tornare ad avere convinzione e fiducia dei propri mezzi dire ‘sono un cittadino romanò era un vanto ora è motivo di preoccupazione e scandali. Sono convinto che con il lavoro di Tronca, di Gabrielli e dei collaboratori, ridaremo ai romani fiducia e entusiasmo», ha aggiunto. «Abbiamo scelto il prefetto Tronca perchè il Giubileo deve funzionare come ha funzionato Expo», gli ha fatto eco il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. E sarà proprio l’Anno Santo una delle prime sfide. «Non ho preoccupazioni particolari – afferma Tronca -. C’è lo stesso spirito con cui sono arrivato a Milano. Quindi entusiasmo e orgoglio. E determinazione ad esercitare la mia responsabilità al meglio».

Ma nell’affrontare il Giubileo non sarà solo. Oltre al prefetto Franco Gabrielli che ha già un ruolo di coordinamento, ci sarà quel «dream team» invocato dal premier Matteo Renzi. Sui nomi non trapelano informazioni ma sembrano esclusi personaggi legati alla politica. In corsa ci sono il magistrato ed ex assessore della giunta Marino, Alfonso Sabella, ma anche il numero 1 del Coni Giovanni Malagò, ed il sovrintendente Carlo Fuortes.

«Non ho pensato a qualche nome specifico – sottolinea Tronca – ma ad ambiti da cui attingere professionalità utili. È da presuntuosi pensare di risolvere i problemi da soli. Non conosco la realtà dei problemi con cui mi andrò a confrontare ma so che continuerò a usare quel metodo di squadra che mi ha aiutato a risolvere emergenze». Ora l’emergenza si chiama Roma, una capitale travolta da scandali ed inchieste e che deve fare i conti con i problemi quotidiani di una metropoli da 3 milioni di abitanti, dai trasporti al degrado. «Mi fa male vedere Roma trattata così sui giornali di mezzo mondo», confessa l’ex sindaco Walter Veltroni. Marino, tuttavia, si dice «orgoglioso» di quello che ha «fatto». Oggi l’ex primo cittadino con l’immancabile zainetto si è concesso una passeggiata a piedi in centro per raggiungere il Campidoglio, salutato dall’affetto dei cittadini. Poi ha ricevuto telefonate di alcuni leader del Pd. Rumors parlano di Romano Prodi, Massimo D’Alema, Gianni Cuperlo. Ma la frattura all’interno del partito è tutt’altro che sanata. L’ultima parola è quella del commissario romano, Matteo Orfini. In un lungo post su Facebook spiega di aver fatto da «scudo umano» a Marino, di averle «provate tutte» per salvarlo. «Ma la perdita di credibilità e autorevolezza del sindaco, di cui solo lui è responsabile – chiosa – non la possono pagare i cittadini».